Una recente ricerca condotta (Berkeley Inc.) ha concluso che fino al 93 % di tutte le informazioni non lascia mai il dominio digitale. Ciò significa che la maggior parte delle informazioni viene creato, modificato e consumato interamente in forma digitale. La maggior parte dei fogli di calcolo e database non finiscono mai su carta e la maggior parte degli scatti digitali non vengono stampati.
Ci sono molte attività come le chat ei social network che sono specifici al contesto digitale e sono ancora inimmaginabili al di fuori del regno virtuale.
La maggior parte di tali attività lasciano tracce ben definite, permettendo agli investigatori di acquisire elementi essenziali a risolvere casi criminali e prevenire i reati.
Più o meno volontariamente, importanti testimonianze spesso finisce nel cestino. Ciò è particolarmente vero per PC Windows. Letteralmente, i file eliminati possono spesso essere recuperati con successo analizzando il contenuto del Cestino, una sorta di memoria temporanea che mantiene i files cancellati sino allo spegnimento del PC.
Se i file eliminati non appaiono nel Cestino, ci sono ancora buone possibilità di recuperarli utilizzando uno dei tanti strumenti di recupero dati commerciali. Il principio del recupero file cancellati si basa sul fatto che Windows non cancella il contenuto del file quando questo viene eliminato ma un record di file system preposto alla memorizzazione della posizione esatta di tale file sul disco viene contrassegnato come “eliminato”. Lo spazio su disco in precedenza occupato dal file viene pubblicizzato come disponibile.
Analizzando il file di sistema alla ricerca di firme caratteristiche di tipi di file conosciuti, si possono con successo recuperare i file che sono stati eliminati dall’utente.